Questa settimana il colosso di Redmond renderà disponibile un programma per connettere i suoi utenti Windows a una serie di servizi web. Una suite che comprende, oltre alla e-mail e al messenger, un servizio di condivisione foto e un editor per blog.
Era il novembre 2005 quando Bill Gates annunciò l'inizio di una nuova strategia per Microsoft, caratterizzata dal concetto di software come servizio e dal marchio Windows Live. Ma ci sono voluti quasi due anni per vedere il primo significativo affondo: questa settimana infatti il gigante di Redmond rilascerà un programma – chiamato unified installer – che permetterà agli utenti di pc (ovvero ai clienti Windows) di connettersi a una serie di servizi distribuiti via web.
La suite include un aggiornato programma di posta elettronica (Windows live mail), un'applicazione di condivisione foto (Windows live photo gallery), uno strumento di scrittura per blog (Windows live writer), un servizio di messaggeria istantanea (Windows live messenger 8.5) e un software per la sicurezza (Windows live onecare family safety). Questi programmi (alcuni saranno gratuiti, altri probabilmente a pagamento) potranno essere scaricati uno alla volta o tutti insieme attraverso l'unified installer e saranno collegati – in che modo ancora non è chiaro – a Windows. Del resto nell'annuncio del 2005 Gates aveva dichiarato di voler rendere più fluido il legame tra il proprio sistema operativo e i servizi web. Che tradotto vuol dire più uniforme, più stretto, più esclusivo. "Stiamo creando un insieme di servizi che secondo noi diventeranno la suite di applicazioni per uso personale e comunitario attraverso il pc, il web e il telefono" ha dichiarato Brian Hall, general manager di Windows Live.
Microsoft abbraccia dunque senza esitazioni il cloud computing - fa notare il New York Times riportando la notizia – ovvero quella pratica che colloca servizi e architetture software su una "nuvola" di server, permettendo agli utenti di usarli da qualsiasi luogo e dispositivo. Pratica che negli ultimi anni è stata adottata da una miriade di società web oltre che da Google e Yahoo!: dalle webmail come Gmail e Yahoo Mail ai siti di condivisione foto come Flickr; dai profili dei social network a quelli di video-sharing. Una miriade di dati personali conservati sui server delle web company e accessibili da qualsiasi computer collegato in rete. L'anno scorso poi la Grande G aveva aggiunto alla sua offerta di servizi online gratuiti anche un programma per la scrittura e un foglio di calcolo, raggiungibili all'interno di un semplice browser. Un attacco esplicito al modello di business di Microsoft.
Ecco perché ora da Redmond corrono ai ripari invadendo il campo dei giovani rivali e puntando sulla possibilità di sfruttare quella base immensa di un miliardo di pc su cui gira Windows. Una strategia che ad alcuni analisti ricorda quella utilizzata negli anni '90 quando Microsoft, per contrastare la concorrenza di Netscape, legò il browser Internet Explorer al proprio sistema operativo. Decisione che gli costò una condanna antitrust ma che gli fece sbaragliare i rivali.I nuovi servizi Windows Live saranno disponibili attraverso il sito www.live.com e nel futuro includeranno anche spazio per il data storage online.
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8 commenti:
Anche tu copi gli aticoli degli altri, non lamentarti :D
secondo la creative commons ossia il copiright che uso e che usano gli altri bisogna sempre lasciare la fonte in ogni articolo...e in questo articolo che ho copiato ho lasciato giustamente la fonte...cosa che nn hai mai fatto tu!!
Quindi prima d criticare gli altri leggi bene l'articolo e guarda se c'è la fonte...!!!chiunque puo copiare i miei articoli ma solo se lascia la fonte funzionante!!
Io non copio gli articoli di nessuno, sarei già in galera. Ieri alle 3 la fonte non c'era, era solo per avvisarti. Sono solo un lettore del tuo blog.
oook...c'è stato un malinteso scuse me
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